Chi è Marco Riboldi?
La mia storia personale
Visto che questa pagina non dovrebbe essere una copia del mio profilo LinkedIn, provo a giocarmi la carta dello storytelling.
Sì, l’ho detto!
Perdonatemi, ho dovuto usare quella parolina inglese che tanto va di moda, ma che suona molto meglio di “lasciati raccontare una storia”. Sarei sembrato il narratore di una fiaba per bambini. Provo quindi a raccontarti due paroline su di me. Bresciano, cresciuto tra i monti della Val Trompia. Sono nato e cresciuto a Lumezzane, respirando fin da piccolo l’aria dell’imprenditoria locale e della manifattura. Sono un curioso cronico e un innovatore instancabile.
Quando mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?” rispondevo sempre cose diverse.
Poi col tempo ho capito che dovevo smettere di cercare una risposta univoca. È la domanda ad essere limitante. Come direbbe qualche esperto di sviluppo personale, sono un multipotenziale: una persona con tanti interessi, che ha esplorato diversi ambiti professionali e che grazie a questo intreccio di conoscenze sviluppa un potenziale multidisciplinare che riesce ad applicare, con risultati sorprendenti, in qualsiasi sfida professionale.
Per dirla semplicemente: ho bisogno di continui stimoli e di esplorare nuove frontiere.
La mia passione per la tecnologia è nata presto. Ricordo ancora quando smontavo i vecchi computer di casa per capire come funzionassero. I miei genitori oscillavano tra il terrore di trovarmi circondato da pezzi di hardware e l’orgoglio per la mia curiosità. Da piccolo passavo ore a creare siti web rudimentali, affascinato dal potere di quella cosa chiamata “internet” che stava cambiando il mondo. Mi è sempre piaciuto pensare che quella sia stata la scintilla che ha acceso tutto.
Durante gli studi, mentre i miei compagni seguivano percorsi più tradizionali, io già sperimentavo con il digital marketing quando ancora non era così mainstream. Studiavo come funzionassero i motori di ricerca. Ero ossessionato dal capire perché alcuni siti apparissero prima di altri nelle ricerche.
Il mio percorso professionale è stato tutt’altro che lineare. Ho lavorato in agenzie di comunicazione, ho gestito progetti web per aziende di vari settori, ho fatto consulenza per startup. Ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa di nuovo e ha arricchito il mio bagaglio di competenze.
Poi è arrivata l’intelligenza artificiale. Non quella di cui tutti parlano oggi, ma quella che già anni fa mostrava il potenziale di rivoluzionare il marketing digitale. È stata una rivelazione. Ho capito che era lì che dovevo concentrare le mie energie.
Credo fermamente nel potere della contaminazione tra discipline diverse. Il mio approccio al web marketing integra competenze tecniche, psicologia del consumatore, analisi dei dati e ora anche l’intelligenza artificiale. È questa visione d’insieme che mi permette di offrire soluzioni davvero innovative.
Hai presente quando ti dicono “specializzati in una cosa sola se vuoi avere successo”?
Beh, ho scoperto sulla mia pelle che nell’era digitale è esattamente il contrario. La capacità di connettere punti apparentemente distanti è ciò che genera valore. E ho trasformato questa mia caratteristica in un punto di forza distintivo.
Oggi aiuto aziende di ogni dimensione a navigare la trasformazione digitale, integrando l'intelligenza artificiale nei loro processi di marketing.
Dalla piccola impresa artigiana di Lumezzane alla media azienda con ambizioni internazionali.
Faccio divulgazione sui temi dell’AI applicata al business attraverso workshop, webinar e consulenze personalizzate. Mi piace rendere accessibili concetti complessi e mostrare applicazioni concrete che generano risultati tangibili.
Sono convinto che l’intelligenza artificiale non sia solo per le grandi corporation o per i tech-guru. È uno strumento potentissimo che, se usato correttamente, può democratizzare l’accesso a strategie di marketing avanzate anche per le PMI italiane.
Nel tempo libero esploro nuove tecnologie, sperimento con i più recenti modelli di AI e cerco di rimanere sempre un passo avanti. Perché nel mio settore, chi si ferma è perduto.
E poi c’è Lumezzane, la mia base. Da qui, immerso tra le montagne bresciane, lavoro con clienti in tutta Italia, dimostrando che l’innovazione digitale non conosce confini geografici.
Poi nel tempo libero motociclista, ma questa è tutta un’altra storia…
